mercoledì 12 settembre 2012

L'ultimo uomo di neandertal - Azzo Bassou

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Questa storia risale a più di 70 anni fa, troppi per poter risolvere il mistero di Azzo e delle sue origini: Azzo Bassou, infatti, è ormai morto da tempo.
Questa creatura, dai tratti molto strani, venne scoperta nel 1931 in Marocco.
Chi l’ha conosciuto di persona l’ha definito, senza giri di parole, come «l’idiota selvaggio, che viveva in una caverna e che si nutriva esclusivamente di carne cruda».
I tratti somatici di Azzo non corrispondevano a quelli di nessun gruppo etnico moderno: con la fronte sfuggente e il naso largo e prominente, ricordava in maniera impressionante un uomo di neandertal
Ma Quali erano le orgini di Azzo?
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Si trattava veramente di un antenato preistorico dell’uomo,un uomo di Neadertal, non ancora estinto, come sosteneva insistentemente qualcuno?
Non lo sappiamo e forse non lo sapremo mai.
Indipendentemente da alcuni articoli della stampa, scritti all’epoca della scoperta, non esiste alcuna fonte alla quale attingere notizie.
Lo stesso mondo scientifico rifiuta di prendere qualsiasi posizione: nessuno studioso ha mostrato il sia pur minimo interesse, e nessuno, ovviamente, si è mai preso la briga di scrivere una relazione dettagliata su questa creatura.

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Se, nel corso degli anni, Azzo non fosse stato ripetutamente fotografato, la sua esistenza sarebbe stata già dimenticata da molto tempo.
Uno dei pochi che, a metà degli anni Cinquanta ricordava ancora bene Azzo, era lo scrittore francese Jean Boullet. Nel 1956 andò nella Vallèe du Dadés in Marocco per cercare di scoprire cosa era successo, nel frattempo, al misterioso “uomo preistorico”.
Con grande sorpresa l’uomo era ancora vivo, e Boullet riuscì a scattargli una fotografia.
Altre fotografie dell'uomo di neandertal sono in possesso del professor Marcel Homet, un etnologo francese il quale, per tutta la vita ha girato il mondo, in lungo e in largo, alla ricerca di civiltà scomparse o in procinto di estinguersi.
All’inizio degli anni Settanta l’Associazione Studi Preistorici Internazionale organizzò una spedizione sulle orme di Azzo, nel Marocco meridionale, nel deserto del Sahara.
«Quando - non senza difficoltà - siamo finalmente giunti all’oasi di Sidi Fillah, abbiamo chiesto ospitalità al capotribù», ricorda Mario Zanot. «Egli ha ammesso che Azzo era davvero sepolto lì e che le sue ossa erano “intoccabili”. Ci ha riferito poi, in gran segreto, che quell’uomo non era affatto normale. Se ne andava in giro tutto nudo, utilizzava soltanto utensili e strumenti di fattura rudimentale e riusciva ad articolare soltanto un paio di parole, spesso incomprensibili».
Azzo era dunque morto. Ma il capotribù indirizzò il gruppo di ricerca italiano a due donne, che egli sosteneva fossero le ultime parenti di Azzo: le sorelle Hisa e Herkaia, «persone particolari, costrette a sbrigare lavori pesanti».(schiave)
Nel 1971 Peter Kolosimo ha pubblicato alcune foto delle due sorelle: è innegabile una certa somiglianza con Azzo.
Purtroppo, però, non riusciremo mai a stabilire con certezza se erano legate da un vincolo di parentela e non riusciremo mai neanche a scoprire le vere origini di Azzo.
Qui di seguito vi mostro un video che parla di Azzo,è un pò lungo ma vale la pena vederlo.

4 commenti:

  1. Ritenendo la teoria evoluzionistica una convenzione ideologica della nostra epoca, penso che Azzo potesse appartenere all'ultima propaggine dell'Homo Erectus, dato che il continente africano all'epoca era ancora in gran parte inesplorato. Gli ominidi non sono nostri antenati, ma fanno parte di un altro ramo evolutivo, prova ne è la scoperta dei resti dell'Homo Floresiensis in Indonesia risalenti ad appena 15.000 anni fa, quando l'Homo Sapiens era nel Neolitico.

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  2. Non vedo come si possa scambiare Azzo Bassou per un Neanderthal.E' molto più verosimile,a giudicare dalla fisionomia, che sia,come è stato detto nel commento precedente,un Homo Erectus.

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  3. dalle foto si vede subito che si trattava di un microcefalo...i neandertal avevano una capacità cranica superiore alla nostra. Avevano la fronte bassa ma il cranio molto allungato all' indietro di forma ogivale. La somiglianza dei tratti del viso è casuale

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  4. Sono convinto che si trattava semplicemente di un uomo affetto da microcefalia, così pure quelle altre due donne. L'uomo di Neanderthal non andava in firo nudo.

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